L’ingegnere tedesco Federico Hamman, a cui il paese ha intitolato la via che dalle miniere arriva al centro abitato, alla fine del 1800 scoprì il giacimento di mercurio e il 31 gennaio 1899, con l’accensione del primo altoforno, iniziò ufficialmente l’attività mineraria. Ciò migliorò notevolmente la qualità della vita del paese rendendo Abbadia San Salvatore un ricco centro minerario e industriale che a partire dal 1900 disponeva già di energia elettrica, telefono e servizio idrico. Negli anni settanta la miniera subì un lento declino causato in parte dalla sempre più scarsa e ridotta applicazione del minerale a livello industriale, rendendone così sempre meno conveniente l’estrazione e portando alla chiusura.
Oggi al suo posto c’è il Parco Museo Minerario, cui visita è articolata in 3 parti:
La parte multimediale dei ‘’luoghi del mercurio’’, contenente ambienti interattivi realizzati da artisti italiani che accompagnano e introducono lo spettatore, immergendolo nell’esperienza mineraria, attraverso foto, miti e le storie dei lavoratori. La parte documentale della ‘’Torre dell’Orologio’’, ovvero l’ex ingresso della fabbrica, oggi ospita l’archivio della Società Monte Amiata. Nelle altre sale sono illustrati i procedimenti di escavazione del minerale fino all’estrazione del mercurio e i suoi vari e molteplici usi. L’ultima parte è quella del percorso sotterraneo nella ‘’Galleria Didattica livello VII’’, dove è possibile salire su un vagone della miniera e percorrere 250 metri nella galleria. Qui vengono approfonditi alcuni dei momenti storici più importanti e l’evoluzione delle tecniche.