Il Borgo di Abbadia San Salvatore è un affascinante esempio di sviluppo urbano medievale, strettamente legato alla storia dell’omonima abbazia benedettina.
Origini e Sviluppo del Borgo
La fondazione dell’abbazia risale al 762, attribuita al re longobardo Rachis. Questo monastero divenne rapidamente un centro spirituale e culturale di grande importanza, attirando intorno a sé una comunità crescente. Per consolidare e proteggere questa popolazione, nel XII secolo fu edificato un castello, noto come “Castrum Abbatiae Sancti Salvatoris”, che rappresenta il nucleo originario dell’attuale centro storico.
La Castellina: Il Cuore Antico
All’interno del castello, la parte più antica è denominata “La Castellina”. Questo nucleo primigenio presenta una pianta ellittica, facilmente riconoscibile grazie a un insieme di edifici sviluppati verso sud e delimitati da una cinta muraria irregolare. Le abitazioni della Castellina, così come quelle successive del borgo, furono costruite utilizzando pietra trachitica, una roccia vulcanica abbondante sul Monte Amiata. Questo materiale conferisce al centro storico il suo caratteristico aspetto grigio e austero.
Espansione e Struttura del Borgo
Con il passare dei secoli, il borgo si espanse oltre le mura della Castellina. L’urbanistica medievale di Abbadia San Salvatore si sviluppò lungo quattro assi viari principali che convergevano verso Piazza Santa Croce, sede della pieve e del palazzo pubblico. Queste direttrici erano:
- Via dei Fabbri (oggi Via Garibaldi)
- Via di Mezzo (oggi Via Maraghini)
- Corso Maggiore (oggi Via Filippo Neri)
- Via Mazzini, che si estendeva verso la Valle del Paglia
L’accesso al borgo era garantito da diverse porte, tra cui:
- Porta dell’Abbadia: rivolta verso l’abbazia
- Porta Nuova o del Torrione: aperta verso la Valle del Paglia
- La Porticciola: collegava il castello al borgo
- Porta del Cassero: situata presso la principale struttura fortificata
Evoluzione Storica
Nel XIII secolo, Abbadia San Salvatore fu contesa tra le città di Orvieto e Siena, fino a quando, nel 1347, passò definitivamente sotto il controllo senese. Durante questo periodo, il borgo consolidò la sua struttura urbana e divenne uno dei centri più popolosi e rilevanti del Monte Amiata. La sua importanza strategica e la ricchezza derivante dalle attività monastiche e, in epoche successive, da quelle minerarie, hanno lasciato un’impronta indelebile nell’architettura e nella cultura del borgo.
Oggi, passeggiando per le vie di Abbadia San Salvatore, è possibile immergersi in un’atmosfera che racconta secoli di storia, ammirando le testimonianze architettoniche e urbanistiche di un passato ricco e affascinante.