Fiaccule
La festa più importante di Abbadia S.S. si svolge nella magica notte del 24 dicembre con l’accensione di numerose cataste di legna in tutto il paese.
Questa tradizione ha origini antichissime, probabilmente pagane legate al Solstitium (sole fermo) in quanto il sole tra il 22 e il 24 dicembre sembra fermarsi in cielo. In questi giorni il sole si ferma per invertire il proprio moto nel senso della declinazione raggiungendo la massima distanza dal piano equatoriale, ottenendo la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Per gli antichi il Sole, durante il solstizio d’inverno, sembrava sprofondare nelle tenebre per poi rinascere trionfando su di esse il 25 dicembre.
Gli antichi romani, dai quali ereditiamo moltissime usanze, in occasione di questo incredibile evento istituirono il Sol Invictus ossia il “giorno del Sole non vinto”; tra il 24 e il 25 dicembre venivano accesi dei fuochi propiziatori solstiziali con il compito simbolico di accompagnare il sole debole appena nato per stimolare la sua crescita. Con la conversione al cristianesimo da parte dei pagani c’è una nuova maturazione spirituale, il 25 dicembre, giorno del Sol Invictus romano, diventa convenzionalmente la data della nascita di Cristo “la Luce del mondo” , di colui che trionferà sulla morte come il sole trionfa sulle tenebre. Il momento in cui questa festa millenaria comincia ad assimilarsi alla versione contemporanea comincia nel periodo successivo alla fondazione del monastero (742 d.C.), quando per la vigilia di Natale gli abitanti dei villaggi vicini si riunivano intorno alla chiesa e davano fuoco a delle cataste di legna che bruciavano per tutta la notte.
Oggi la costruzione delle cataste alte fino a 7 metri comincia l’8 dicembre dove i vari gruppi di giovani e anziani posano il ceppo benedetto, iniziando ufficialmente la costruzione.
La sera del 24 dicembre alle ore 18, in una cerimonia intima e spettacolare davanti al Comune, viene accesa la prima fiaccola, dando inizio alla festa. Dopo l’accensione delle altre numerose fiaccole (più di 30) non resta che godersi l’attesa del Natale, bivaccando nei ‘’casottini’’ delle varie fiaccole tra dolci, vin brûlé e i tradizionali biscotti all’anice, tutto nella magnetica cornice del borgo illuminato dal fuoco.